Cos’è uno pneumatico ricostruito?

Da Dimitry • Pubblicato il 21 Nov 2018 in Consigli

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La ricostruzione è una tecnica che consiste nel sostituire sulla carcassa di uno pneumatico certe parti come il battistrada o i fianchi, quando sono usurati. Ciò permette di dare una seconda vita ad uno pneumatico e, per il consumatore, di risparmiare senza rinunciare alla qualità.

 

La ricostruzione di uno pneumatico

La ricostruzione degli pneumatici è una tecnica molto utilizzata nel mondo dei veicoli pesanti. In effetti, essendo le dimensioni molto grandi, il fatto di poter riciclare una grossa parte di questi ultimi permette di risparmiare in maniera considerevole.

Gli pneumatici ricostruiti che Carter-Cash mette in vendita sono fabbricati con il metodo del tallone a tallone: gli pneumatici da ricostruire sono rigorosamente esaminati. Il battistrada usurato viene rimosso. Un’operazione detta “raschiamento” permette di eliminare eventuali parti deteriorate.

In seguito, queste parti che sono state rimosse vengono sostituite da nuovi materiali. Successivamente, una banda di gomma nuova è applicata sulla circonferenza dello pneumatico, che è messo in una teglia. Il fianco ed il battistrada sono ricostruiti secondo un metodo identico a quello della fabbricazione di un nuovo pneumatico, ossia la vulcanizzazione.

 

Quanto vale uno pneumatico ricostruito?

Uno pneumatico ricostruito suscita spesso dei dubbi in merito alla sua qualità ed alla sua sicurezza.

Bisogna sapere che dall’inizio degli anni 2000 la legislazione inquadra rigorosamente la fabbricazione e la commercializzazione degli pneumatici ricostruiti. Sono infatti sottoposti agli stessi test di sicurezza delle performance a cui vengono sottoposti gli pneumatici nuovi. Per fare ciò, l’omologazione delle officine che possono effettuare la ricostruzione di pneumatici è accordata dal Ministero dell’Ambiente a seguito di un audit, controlli e prove realizzati presso un laboratorio autorizzato. I nuovi criteri sono i seguenti:

  • prove di performance (carico e velocità) identiche a quelle imposte agli pneumatici nuovi;
  • esigenza di un sistema di qualità che garantisca il mantenimento nel tempo di questo livello di qualità (accettazione e preparazione dei supporti, scelta e realizzazione di nuovi materiali, posa e cottura dei materiali, verifiche e controlli a diversi stadi);
  • identificazione precisa dello pneumatico (indicazione “retread ricostruito”, marca del costruttore, numero di omologazione, caratteristiche dimensionali, indici di carico e di velocità ammissibili, data di fabbricazione)

Fonte: Aliapur

 

In quali casi scegliere uno pneumatico ricostruito?

Cercate lo pneumatico meno caro possibile per il vostro veicolo che fa pochi chilometri?

Lo pneumatico ricostruito è la migliore alternativa allo pneumatico d’occasione in quanto quest’ultimo vi sarà venduto con delle parti deteriorate dovute all’utilizzo che non sono visibili ad occhio nudo. Al contrario, lo pneumatico ricostruito è uno pneumatico di seconda mano, ma che è stato rifatto per dargli le proprietà di un nuovo pneumatico. Esso quindi rappresenta una scelta astuta ed un buon affare per il cambio dei vostri pneumatici. Pensateci!

 

Esempio di dimensioni di pneumatici ricostruiti

 

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